SOGGETTO: Crocifissione con schiera di angeli e Santi.
AUTORE: ignoto (scuola del Persiutti?)
SECOLO: XVII
LOCALITA': Fano (PU).
PROPRIETA': Comune.
OGGETTO: Pittura murale.
TECNICA: affresco e pittura a secco.
RESTAURATRICI: Paola Bartoletti, Beatrice Biagetti.
ANALISI DELLA TECNICA DI COSTRUZIONE
L’affresco sottostante è un buon fresco di epoca giottesca, in cui sono riconoscibili due costoloni di arco decorati, un viso femminile sofferente con aureola raggiata incisa (
FOTO 1), un’altra aureola meno lavorata ed una mano con bastone. L’affresco è stato pesantemente martellinato in modo da poter farvi aderire il nuovo intonaco su cui è stata poi realizzata la pittura a vista.
Questa è una pittura a secco della fine del Cinquecento attribuibile ad una maestranza locale e alla sua scuola; sono rappresentati più tipi di personaggi: vi è la crocifissione con quattro Santi al centro e una schiera di Santi, Vescovi e Beati a sinistra della croce (
FOTO 2); in verticale alla crocifissione vi sono la Trinità con la Colomba dello Spirito Santo e frammenti della figura di Dio Padre. Attorno a questa scena principale vi è un trionfo di Angeli ed Arcangeli.
STATO DI CONSERVAZIONE DELL’OPERA
• Superficie pittorica sporca.
• Sollevamenti e cadute d’intonaco.
• Sollevamenti e cadute di colore (
FOTO 3).
• Colore alterato e polverulento.
• Abrasioni della pellicola pittorica.
• L’affresco sottostante presenta una pesante martellinatura (
FOTO 4).
• Perdita totale della doratura delle aureole della pittura più antica.
RESTAURI PRECEDENTI
Consolidamento dell’intonaco con iniezioni di materiale inerte mescolato a colla vinilica; a causa di questo intervento, eseguito intorno al 1980, la pellicola pittorica ha subito un ulteriore danno: durante l’asciugatura della colla, della polvere si è depositata sulla superficie attaccandosi di conseguenza al colore e rendendo impossibile una sua pulitura successiva.
PROCEDIMENTI TECNICI E FASI DI RESTAURO
• Consolidamento della pellicola pittorica distaccata a scaglie con applicazione localizzata di resina acrilica e l’ausilio di carta giapponese.
• Consolidamento dell’intonaco con iniezioni di malta premiscelata con composizione specifica per le zone a parete e a volta.
• Consolidamento a punti in una particolare zona della volta (
FOTO 5).
• Realizzazione di stuccature “a scarpetta” per fermare ulteriormente l’intonaco prossimo alla caduta e intorno ai lacerti dell’affresco.
• Per quanto riguarda la pulitura, visto quanto detto sopra, si è proceduto alla rimozione della polvere più recente con semplice risciacquo con acqua demineralizzata.
• Stuccatura delle lacune con malta composta da calce e sabbia a diversa granulometria (
FOTO 6).
• Ritocco pittorico delle lacune e delle abrasioni con la tecnica del sottotono realizzato con colori a caseina (
FOTO 7).